Domenica mattina, ore sei e trenta, cinque individui, un’auto, la nebbia ed un freddo pungente si apprestano ad affrontare la prima escursione dell’anno. La meta non è ancora sicura se ne discute in viaggio procedendo sulla Valdastico. Il primo intoppo alla pausa caffé. Ci fermiamo al ponte verde, ma il bar è chiuso. Disperati, sconsolati, increduli ci avviamo mestamente verso l’auto, ma poi un’uomo si avvia verso la saracinesca. E’ fatta. il caffe scende piacevole e caldo, siamo pronti per la decisione: Sentiero delle 52 gallerie.
Partiamo percorrendo la strada asfaltata che parte dal monumento dedicato agli alpini, qualche foto di rito, ed un’immagine emblematica, d’altri tempi, che rispecchia lo stato d’animo degli uomini di allora e degli impadivi arditi di questa giornata: disperazione, pazzia, perplessità. Dopo pochi metri subito la prima piacevole sorpresa, un gruppo di ungulati attraversa la strada risalendo dal paese verso le cime, uno spettacolo per chi li ha visti ! Caprioli o camosci ? Qualcuno commenta: cosa hai fumato ?! Si riparte, finisce la strada asfaltata e comincia il sentiero vero e proprio.
Il sentiero è molto bello, molto spesso in cengia, con bei panorami verso la pianura veneta. In lontananza vediamo la nebbia che copre tutto e dalla quale spuntano come isole i colli Berici ed i colli Euganei poi ecco le prime gallerie. All’inizio la camminata è scorrevole, la neve è poca, ma poi procedendo il manto bianco invade il sentiero e spesso ostruisce le gallerie. Ogni tanto qualche tabella illustra e narra la storia di questo percorso e delle sue gallerie. Pausa. Troviamo uno spuntone di roccia libero dalla neve e che si affaccia sulla pianura e decidiamo di fermarci per uno spuntino, in lontananza un camoscio credo, forse un capriolo, ci fa compagnia.

Si riprende alla grande ma la neve a ridosso delle gallerie comincia a darci qualche problema. Siamo costretti a scavare per poter passare. Togli lo zaino, lancia le racchette, rimetti lo zaino e riprendi le racchette, insomma si rallenta. Alla galleria 31 l’epilogo. Entriamo  in tre Cippols, Cippe e Carlo. Fede e Tabs restano in attesa ma ormai decisi a rinunciare. Dopo aver tolto la neve necessaria usciamo da un pertugio. Una distesa bianca. Non si capisce dove proseguire. Ipotizziamo alcune soluzioni per continuare, ma sono troppo azzardate e decidiamo di tornare. Sulla via del ritorno il primo incidente. Cippols azzarda l’attraversamento di una galleria al buio senza attendere le torce e scivola sul ghiaccio provocandosi una piccola abrasione alla mano. Il sangue esce però copioso e qualcuno si impressiona soprattutto osservando le tracce lasciate sulla neve ogni volta che la mano si appoggia sul terreno. Alla fine tra neve, fazzoletti e piastrine l’emorragia si ferma ed anche noi, è ora di pranzo.
Il resto è una passeggiata. Arriviamo alla zona del monumento e decidiamo di prendere una via alternativa, non segnata, attraverso il bosco lungo un ipotetico sentiero, ma  dopo pochi minuti ne perdiamo le tracce. Dove siamo ? Dove andiamo ? All’improvviso una lepre bianca corre spaventata sopra le foglie, è bellissima. Ma cosa c’entra ? Nulla, ma era bella davvero. Un attimo ed è sparita. Ma Fede e Tabs dove cavolo sono finiti ? Eccoli arrivano. Federico zoppica, ha gli occhi lucidi, forse ha pianto ed allora ci mostra le ferite alla gamba sinistra. Escoriazioni multiple ed estese colorate dal sangue disegnano la coscia interna e posteriore. E’ uno scandalo ! Copriti ! Che schifo !
Finalmente vediamo la strada ma per raggiungerla dobbiamo fare anche un pezzettino di ferrata, chi l’avrebbe mai detto a questo punto. Finalmente i piedi sul solido, ma il capo propone un’altra scorciatoia. Per il bosco 15′ al rientro per la strada 20′. Cippols e Carlo decidono per il bosco, Cippe, Taba e l’ormai esausto e segnato dall’avventurosa camminata Fede decidono per l’asfalto.

Fine

P.S. In alcune gallerie abbiamo trovato queste protuberanze (vedi foto) e qualcuno ne ha suggerito l’uso da parte di coloro (assenti) che non hanno potuto partecipare alla gita per spiacevoli problemi nelle parti intime posteriori. Ce ne sono di varie dimensioni, a piacere.

Ciao a tutti ci vediamo il 5