22/05/2016 Monte Fior
Distanza totale: 14,8 Km
Altitudine massima: 1782 m
Altitudine minima: 1095 m
Dislivello assoluto: 687 m
Totale dislivello: 870 m
Tempo totale: 05:40:00 (soste escluse)
Prima uscita annuale senza ciaspole, presenti:
Baby, Bruno, Cippe, Fabio, Luca R., Paolo G., Pedro, Nutella.
Partiamo alle 6:45 puntualissimi da San Lorenzo, statale del santo nuova per raccogliere il resto della truppa e poi dritti verso Foza, nostro punto di partenza, salendo dalla Valstagna lungo la tortuosissima strada (20 tornanti) che porta appunto a Foza.
Foza, località Cruni. Quota 1100 metri. Tempo 0.
Lasciamo l’auto a bordo strada proprio di fronte alla partenza del sentiero 860 segnalato da evidenti cartelli. La parte faticosa è tutta in questo primo tratto dove si sviluppa gran parte del dislivello. Il sentiero all’inizio si districa in mezzo ad un fitto ed ombroso bosco che ci protegge dal sole e dal caldo, alti e ritti abeti ci nascondono dai nostri compagni di cammino, ma le voci sono ancora vivaci ed allegre. Il sentiero dopo poche centinaia di metri si fa molto ripido ed inizia a serpeggiare in mezzo al bosco, i tornanti allungano il percorso ma aiutano a superare il dislivello con meno fatica. Incontriamo i ruderi di qualcosa, ipotizziamo una malga, ma in mezzo al bosco non ha senso, alla fine tutti concordiamo nei resti di qualche manufatto della guerra, ma nulla conferma l’autenticità del nostro pensiero. dopo circa 400 mt di dislivello il bosco finisce nettamente ed il sentiero si affaccia su un ampia radura erbosa che sale a casera Meletta. La pendenza è ancora notevole ed in più sotto il sole, ma sono solo 200 mt di dislivello per fortuna, bastano pochi minuti.
Casera Meletta. Quota 1707. Tempo 1h 15m.
Raggiunta la casera ne approfittiamo per fare una meritata pausa di ristoro, qualcuno più che ristorarsi si svacca vero Paolo, ed una foto di gruppo, Antonio … dove cavolo guardi, nei pressi della casera proprio sopra i famosi massi che caratterizzano il paesaggio della zona. Proseguiamo sempre sul sentiero 860 che riprende subito dietro la casera su una strada bianca fino all’incrocio con il sentiero 861 che gira intorno al monte Spil.
Casera Montagna Nova. Quota 1724. Tempo 2h 30m.
Raggiunta la casera facciamo una puntatina alla postazione per mitragliatrici situata ad ovest della casera, raggiungibile in 10 minuti, in pratica uno sperone roccioso sul quale sono state scavate due gallerie che permettono di avere una buona visuale sull’altopiano di Asiago quella di destra e sulla val Miela quella di sinistra. Dalla postazione attraverso prati ci riagganciamo al sentiero 861 affrontando il tratto più affascinante di questo giro, caratterizzato da rocce (le cosiddette “città di roccia”) di colore rosso-rosato o grigiastro, contenenti diversi strati di alcuni centimetri di spessore di cui alcuni di selce color rosso mattone (il “Rosso Ammonitico”). Siamo praticamente sotto il monte Spil, i prati brulicano di bucaneve, le marmotte fischiano allegre e noi camminiamo tranquilli e spensierati sul sentiero 861 che scorre pianeggiante verso malga Slapeur.
Malga Slapeur. Quota 1625. Tempo 3h 30m.
Non tocchiamo la malga che è situata poco sotto il sentiero, ci fermiamo solo a leggere i cartelli indicatori e proseguiamo dritti sull’861 affrontando il torrione del monte Fior aggirandolo fino a selletta Stringa per poi salire in cima. In questo tratto è ancora abbondante la neve, ma soprattutto ci infastidiscono migliaia di piccole mosche che ci impediscono quasi di parlare, aprire la bocca significa correre il rischio di ingoiarne qualcuna. Selletta Stringa si raggiunge in circa 20 minuti di cammino dai cartelle di malga Slapeur, a quota 1731. Da qui si può salire a monte Castelgomberto a sinistra o monte Fior a destra. Da questo punto le tracce della guerra sono inequivocabili. Le trincee, le fortificazioni e le buche delle bombe sono ben visibili, a queste si aggiungono le bellissime tabelle dell’ecomuseo delle Melette di Foza nelle quali si possono leggere brevi spiegazioni sui luoghi, sui fatti, sugli sviluppi delle azioni militari, ma soprattutto i brani dei protagonisti che hanno vissuto in prima persona quei momenti, e così tra una lettura e l’altra arriviamo in cima per una meritata pausa pranzo con annessa pennichella.
Monte Fior. Quota 1824. Tempo 4h 15m.
Diverse le tabelle esplicative in cima a monte Fior. Il panorama effettivamente è strategico si vede tutto, in particolare da qui sono ben visibili selletta Stringa ed il soprastante torrione del Fior e Castelgomberto verso nord, verso sud il monte Spil e le sue caratteristiche trincee. Infine foto di gruppo durante la pausa ed uno sguardo ai miei compagni d’avventura in ordine di scatto: Antonio (che incrocia le dita in un gesto scaramantico), Paolo (che sfoggia un nuovo tipo di tartaruga), Luca (sta chattando con Magda?), Baby (e quelle mani sul pancino?), Bruno (sta viaggiando in un universo parallelo), Fabio (e basta co sto Lussu), Pedro (ed il suo inseparabile asciugamanino, il Linus de noialtri), Cippe (in una sfida all’ultimo morso con Nutella) e Nutella (in totale relax). Dopo pranzo decidiamo di dirigerci verso selletta Stringa, senza raggiungerla, fino ad incrociare nuovamente il sentiero 861 che scende verso malga Lora. Il percorso è piacevole e costellato dalle solite tabelle, non ne perdiamo una, passa vicino all’ex cimitero di guerra, quindi sfiora malga Lora (una simpatica e chiassosa marmotta ci avvisa che siamo quasi arrivati) che fungeva da centro nevralgico durante la guerra, innumerevoli qui i cartelloni da leggere, ed ancora ben tenuta la pozza per il recupero dell’acqua vicino alla malga costruita appunto durante la guerra.
Malga Lora. Quota 1668. Tempo 6h.
In realtà malga Lora non la tocchiamo, ci passiamo vicino, dal cimitero arriviamo dritti all’incrocio con il sentiero 860 che torna verso Foza attraverso la val Vecchia passando per il pian della Futa, un ultimo tratto di strada asfaltata ci riporta infine al punto di partenza ed alle macchine dove ci attende una piacevole sorpresa, Fede, si è proprio lui, in qualità di presidente, osservatore e giudice di percorso è venuto a controllare che tutto si sia regolarmente svolto.
Località Cruni. Quota 1100. Tempo totale 7h.
Giro emozionante, toccante, le pause di riflessione sono inevitabili durante la lettura e la visione di questi luoghi protagonisti di storiche ed eroiche quanto assurde gesta da parte di uomini d’altri tempi, come scrisse il Lussu “su quelle balze moriva la miglior gioventù”.
Ciao a tutti alla prossima.