04/01/2020 Sentiero 4 – Lorenzoni (Colli Euganei)
Distanza totale: 7,4 km (2.3↑ – 2.6↓ – 2.5↔)
Altitudine massima: 575 m
Altitudine minima: 295 m
Dislivello assoluto: 280 m
Totale salita: 387 m
Totale discesa: -374 m
Tempo totale: 2h 30′ (soste comprese)
Presenti: Antonio, Cippe, Paolo G., Pedro, Tride.
Era da qualche anno che si proponeva di fare un giretto sui Colli Euganei, vicino casa, nel periodo invernale quando le giornate sono corte ed il tempo disponibile minore, e finalmente eccoci a sperimentare questa formula, direi positivamente. Partenza nel primo pomeriggio subito dopo mangiato, avvicinamento e via. La scelta cade sul sentiero Lorenzoni anche se è ben più ampia, un elenco completo si può trovare nel sito del parco regionale.
Chiesetta dell’Orsara. Quota 295 mt.
L’approcio al sentiero può avvenire da diversi punti, ma il più logico è quello dalla Casa Marina (approfondimento), mi chiedo perchè Casa Marina sui colli Euganei ? Non lo so. Tuttavia noi lasciamo l’auto nei pressi del piccolo parcheggio della minuscola chiesetta della Madonna dell’Orsara. Percorso qualche metro di strada asfaltata prendiamo a destra via Sottovenda che sale verso Casa Marina ben visibile dopo qualche centinaio di metri sulla sinistra. Superata la casa (0.5 km, 310 m, 5′) dopo circa duecento metri, sulla destra inizia il sentiero Lorenzoni vero e proprio ben indicato da una tabella a bordo strada (0.7 km, 322 m, 10′), lo stesso percorso porta anche ai ruderi del monastero degli Olivetani già visibili da qui sotto. Il sentiero in questo primo tratto ha un fondo costituito da sassi e pietrisco e così rimane fino all’innesto con l’anello che gira intorno al Venda (603 m), proprio in questo punto sotto di noi è ben visibile l’anfiteatro del Venda. Arrivati all’innesto (0.9 km, 377 m, 15′) si può procedere sia a sinistra che a destra, andando a sinistra si prende il sentiero che sale diretto al Venda, ma occorre fare attenzione a non percorrere il sentiero numero 1 che riporta sulla strada, la nostra scelta è a destra. Dopo pochi metri vi è un’ulteriore scelta, salire direttamente al Venda ed al monastero o fare il giro, optiamo per la prima scelta e quindi prendiamo a sinistra (1 km, 390 m, 18′) il sentiero che porta sul Venda, quindi giusto per non fare casino una volta giunti all’innesto, destra e poi subito a sinistra. Il sentiero in alcuni tratti è bello ripido, considerando che siamo sui colli, ed in effetti la salita è mitigata da un paio di ampi tornanti nascosti tra la fitta vegetazione. Un ulteriore bivio (1.6 km, 492 m, 34′) permette di arrivare al monastero dal lato opposto, ma noi continuiamo dritti, superando, dopo un ampio curvone a sinistra il tratto più ripido del percorso. Dopo qualche centinaio di metri un ultimo bivio (2 km, 564 m, 43′) a sinistra porta al monastero, la tabella indica Olivetani 20′.
Monastero Olivetani (2,3 Km, 575 mt, 50′).
Qui girovaghiamo un pochino alla ricerca della foto migliore, la luce del tramonto colora i ruderi, ammorbidisce il panorama, evidenzia il profilo dei colli intorno a noi, dove risalta il monte Orsara (362 m) con la sua chiesetta e sullo sfondo Abano, Montegrotto e Padova. Pedro, che conosce bene il posto, ci porta a visitare la piccola cappellina situata sotto i ruderi ed accessibile tramite una scaletta un po’ nascosta visibile sulla sinistra in questa foto. Dopo aver girovagato in lungo ed in largo riprendiamo il cammino sul sentiero che transita proprio dietro al monastero e si dirige verso la cima del Venda. Superato uno spoglio orticello, delimitato anche da un cancelletto che occorre aprire e chiudere per poter passare, dopo circa 300 metri dal monastero si prende a sinistra (2.6 km, 550 m, 1h 09′) lasciando la traccia che sale verso il Venda e poi subito a destra (2.7 km, 545 m, 1h 10′). Prendendo la sinistra si tornerebbe nel punto “un ulteriore bivio” indicato prima nell’articolo. Proseguiamo ora sempre dritti e tenendo la destra, in rigorosa fila indiana perché il percorso è stretto ed avvolto dalla fitta vegetazione la quale lascia comunque filtrare i raggi del sole che colorano d’autunno quanto ci circonda. Il monte Vendevolo sbuca tra i rami e le nebbie mentre percorriamo il sentiero verso il corno del Venda.
Corno del Venda (3,3 Km, 510 mt, 1h 20′).
Nulla di particolare, il corno è semplicemente il punto in cui si cambia versante del Venda, passando dal lato sud a quello nord almeno con il senso di percorrenza da noi intrapreso. Una traccia non segnalata scende verso il sentiero 9, noi proseguiamo dritti, ed altrettanto facciamo più avanti dove un’altra traccia non segnalata scende sempre verso il sentiero 9. Un bivio ben segnalato è invece quello con il collegamento tra il sentiero del Venda ed il Lorenzoni che si innesta in questo incrocio (3.9 km, 450 m, 1h 32′). Noi proseguiamo dritti verso le case Brombolina mentre la luce ormai si affievolisce e rende tutto più grigio. Ancora un bivio indicato come crinale del Carpanè (4.2 km, 423 m, 1h 37′) poco prima della case Brombolina dove la vegetazione si dirada ed il panorama si apre, gli alberi si colorano da un lato con il giallo-arancione del sole e dall’altro con il bianco della luna indecisi a chi dare la loro preferenza, io invece non ho dubbi, il sole in questo momento è al massimo del suo spettacolo ed innonda l’orizzonte con i caldi e morbidi colori del tramonto.
Case Brombolina (4,6 Km, 448 mt, 1h 50′).
Il sentiero si innesta in via Venda (4.5 km, 450 m, 1h 44′) presso le case Brombolina, percorriamo un brevissimo tratto di strada asfaltata per poi rientrare a destra (4.7 km, 454 m, 1h 50′) nel bosco e dopo pochi metri si presenta un bivio segnalato al quale bisonga tenere la sinistra, a destra si sale verso il monastero. Nel fitto del bosco ormai è scuro, mentre in lontananza una dolcissima luce rosata accarezza le nubi. La luce del crepuscolo meriterebbe altre foto ma non ho con me il cavalletto ed i tempi di posa sono troppo lunghi, peccato, la prossima volta non mancherà un bel treppiede. In questo tratto vi è un dedalo di tracce, tutte da tralasciare, sempre dritti, segnalo solo un bivio a sinistra (5.4 km, 418 m, 2h) che volendo permette di scendere per vie brevi alla Madonna dell’Orsara dove abbiamo lasciato l’auto, noi proseguiamo dritti tornando al punto di innesto sul sentiero 4, è ormai buio, si vede appena sotto di noi l’anfiteatro, è l’ultima foto.
Auto (7,4 Km, 295 mt, 2h 30′).
Bravi tutti ed alla prossima.