31/07/2011 Sentiero Bonacossa

 

L’escursione di domenica 31 luglio 2011, già rinviata dalla domenica precedente, è stata in forse fino all’ultimo, causa il meteo incerto, ma la voglia di camminare è tanta ed alla fine tre arditi (definiamoli moschettieri) sfidano il colonnello Giuliacci e decidono di partire, destinazione Misurina.

Ritrovo ore 05:30. Si parte puntualissimi ed il viaggio è tranquillissimo, poco traffico e tappa in un’ottima pasticceria in quel di Longarone con  arrivo al lago di Misurina intorno alle ore 8. Il cielo è coperto ma in lontananza si vede un pochino di cielo azzurro e qualche raggio di sole comincia a farsi coraggio sbucando tra le nubi ormai in diradamento. Temperatura 9°C, niente male. Notiamo per la strada una giovane donzella, probabilmente si sta recando a messa o non sappiamo dove, cavoli suoi dopotutto, indossa un vestitino da far venire i brividi, ci vengono i “penotti” solo a guardarla,  noi in auto con il riscaldamento leggermente acceso, lei mezza nuda,  ed il pensiero comune è: “ ma quando fa caldo come si vestono da queste parti? O meglio si vestono?”

Si parcheggia sotto la funivia, che guardiamo quasi con ribrezzo, quindi prendiamo decisi una strada bianca che porta verso il sentiero 117, l’inizio della nostra avventura. Alle 9 circa siamo al rifugio Capanna Col del Varda a quota 2105, da qui parte il sentiero 117 o Bonacossa.  Nel frattempo abbiamo tolto il primo strato di indumenti sfoggiando così l’arancio della nostra maglietta ufficiale. Partiamo decisi verso il primo traguardo, forcella Misurina a quota 2335 che già si può vedere in lontananza. Il sentiero è facile, per nulla faticoso dato che non presenta pendenze particolari.  Ogni tanto volgiamo lo sguardo alla nostra sinistra su una cima innevata che si nota all’orizzonte, qualche dubbio e poi siamo tutti concordi sul fatto che si tratta della Marmolada. Sempre sulla sinistra si può ammirare il gruppo del Cristallo con il Cristallino di Misurina che in teoria doveva essere la nostra meta prima dell’avvento del piano B.  Arriviamo quindi all’ultimo tratto dove inzia la parte attrezzata, quella più ripida. Procediamo alla vestizione dell’imbracatura e come al solito Cippe ha bisogno di aiuto, provvede Taba ad aiutare lo sprovveduto, e si riparte. In pochi minuti, aiutati anche dai gradoni del sentiero, siamo alla forcella, sono le 10 e 15 circa, ed appena ci affacciamo all’altro versante lo sguardo si blocca e la bocca si spalanca di fronte allo spettacolo delle Tre Cime.

Il primo traguardo di giornata è raggiunto, piccola pausa ad ammirare il panorama intorno a noi e si riparte verso la seconda meta odierna: forcella del diavolo. Il sentiero 117 riprende scosceso ma sicuro grazie alla ferrata ancora presente sul primo tratto, in pratica si gira intorno a cima Ciadin di Misurina accedendo così al Ciadin de la neve  dove è presente il bivio tra i sentieri 117, quello da noi percorso,  ed il 118 che porta al rifugio Carpi attraverso la forcella de la neve. Un bivio non proprio visibile, causa la mancanza dei classici cartelli, l’importante è non mettere lo zaino sopra il masso dove sono dipinte le indicazioni, come ha fatto Cippe, depistando di fatto alcuni escursionisti.  Da qui in avanti inzia la seconda salita importante che porta a forcella del diavolo, nel frattempo sempre alla nostra sinistra possiamo ammirare la Croda Rossa con il suo caratteristico colore. E’ un percorso piuttosto contorto, e nella parte finale attrezzato con qualche tratto di ferrata ed aclune scalette. Sono le 11:30 quando arriviamo alla forcella. Anche da qui si può godere di un fantastico panorama dove le Tre Cime la fanno da padrone, altra piccola pausa e si riparte per il prossimo obiettivo, il rifugio Savio, dove potremmo posare le chiappe e fare un meritato pranzo.

Dalla forcella del diavolo si riparte a passo spedito, solo perché siamo in discesa, ma dopo alcuni minuti di cammino il sentiero torna prima pianeggiante e poi nuovamente in salita, il rifugio però non è distante, lo sappiamo, ma non vederlo ci turba un pochino. La stanchezza comincia a farsi sentire, sono quasi tre ore che si cammina e quando meno te lo aspetti, dietro l’ultimo sperone di roccia, ecco la nostra meta, il rifugio f.lli Fonda Savio a quota 2367. C’è parecchia gente, per lo più seduta sui tavoli del Savio ed un altro gruppetto intorno alla bandiera situata in uno sperone di roccia sopraelevato da cui si può fare un giro panoramico a 360°, Tre Cime comprese ovviamente, il resto è sparpagliata in giro a bivaccare e noi non siamo da meno. Troviamo un buon posticino e finalmente ci svacchiamo. Mentre mangiamo ci fanno compagnia i merli che quasi vengono a prendere il cibo dalle mani.

Passiamo così una buona mezzora, a gozzovigliare, poi si riprende il cammino sempre sul nostro sentiero 117. Prossima meta la forcella del Rinbianco dove dovremmo trovare l’incrocio con il 119 che prenderemo in discesa per tornare al lago. La ripartenza dopo il pranzo è sempre faticosa, gambe imballate, panza piena, la meta ormai raggiunta, ma siamo in discesa e questo ci aiuta un pochino anche perché nella prima parte c’ è un tratto attrezzato con anche un piccolo ponticello, poi procedendo lungo il 117 il sentiero si addolcisce così come la pendenza ed in lontananza cominciamo a vedere la prossima meta, la forcella di RinBianco  a quota 2176, che raggiungiamo alle 13 e 48. Da qui possiamo vedere alla nostra destra la val de le Cianpedele (!?) e davanti a noi le Tre Cime mentre alla nostra sinistra vediamo il sentiero 119 snodarsi tra la vegetazione che riprende ad essere protagonista dell’ambiente.

Ormai è fatta, in pochi minuti arriviamo all’incrocio con il sentiero 101, che praticamente è una strada bianca, da qui attraverso prati e boschi sbuchiamo a ridosso del lago d’Antorno, non ci rimane che proseguire in discesa verso Misurina. Decidiamo  di raggiungere il parcheggio percorrendo la stradina che costeggia il lago dal lato est. Quando arriviamo alla macchina  sono le 15 e 40 circa, siamo esausti, ma soddisfatti.

Ciao a tutti ci vediamo a settembre

3 Responses to “31/07/2011 Sentiero Bonacossa”

  1. Saggio ha detto:

    …comunque Giuliacci è un “Menagramo di un Menagramo”: stando alle sue previsioni bislacche bisognerebbe stare a letto 6 giorni su 7 !?
    Bravi tutti…ma soprattutto gli Arditi!

    PS A settembre c’è già una data fissata ? …lo scrivente desidererebbe aderire come GAA (= “Giovane-Aspirante-Ardito”).

    Abbracci,
    Fabio

    • admin ha detto:

      Non possiamo che dare un caloroso benvenuto a questo GAA (attenzione a non sbagliare l’ultima lettera). La prossima escursione sarà di 2 gg come ormai di consueto da qualche anno. Tutto ancora da progettare, ma pianificato per il fine settimana 10-11 o successivo (vedi sezione Briefing).

      Ciao

  2. Picco ha detto:

    Complimenti a Stefano per l’impostazione dell’articolo….
    Per quanto riguarda il nuovo GAA, esordire con una due giorni sarebbe proprio un inizio alla grandissima.
    Ciao a tutti

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