03/12/2023 Monte Lonzina (Colli euganei)

Distanza totale: 5 Km (2↑ 1,6↓ .14↔)
Altitudine massima: 234 m
Altitudine minima: 15 m
Dislivello assoluto: 219 m
Totale salita: 225 m
Totale discesa: 226 m
Tempo totale: 2h (soste incluse)
Presenti: Antonio, Cippe

Passeggiata dell’ultimo minuto, improvvisata, sui colli Euganei, con partenza dal parcheggio dell’Abbazia di Praglia e che in parte si sviluppa sul percorso del giubileo.

Parcheggio Abbazia di Praglia. Quota 15 mt.
Lasciamo le auto sul parcheggio a pagamento dell’Abbazia, 1 € all’ora. Non serve grande preparazione il percorso è molto semplice si tratta di una passeggiata un po’ impegnativa. Dal parcheggio camminiamo verso il monastero fino a raggiungere alcune tabelle che indicano appunto la partenza del percorso. Ci inoltriamo nel bosco e svoltando a destra passiamo praticamente sopra al parcheggio in direzione nord, arrivati all’altezza dell’ingresso del parcheggio iniziamo a salire svoltando leggermente a sinistra. Siamo all’ombra, ma i colori autunnali sono conunque ancora evidenti ed il verde si mescola al giallo nel fitto bosco. Raggiungiamo un bivio (0.5 km, 90 mt, 15′) dove proseguiamo dritti, andando a sinistra si raggiunge lo stesso obiettivo tagliando però il percorso, una scorciatoia insomma, ma è meglio proseguire dritti. Poco più avanti raggiungiamo il candelabro (0.64 km, 114 mt, 18′) che ho visto in molti post, si tratta dei resti di un albero tagliato di netto ad una certa altezza e che ora troneggia lungo il sentiero che continua a salire girando intorno al monte delle Are cambiando nel contempo direzione, procediamo ora verso sud e prendiamo finalmente gli ultimi raggi di sole della giornata. Si aprono a tratti panorami verso la pianura con Treponti ed il monte Bello, Montemerlo e l’omonimo colle. Ci innestiamo ad un certo punto in via Malterreno in corrispondeza dell’ampio parcheggio del parco Lonzina (1 km, 150 mt, 25′). Procediamo ora per un breve tratto su strada asfaltata passando di fianco a quello che era l’ingresso dello zoo del parco Lonzina fino ad incontrare una tabella (1.2 km, 162 mt, 29′) in corrispondenza del rientro nel bosco. Il sentiero torna a colorarsi dei colori brasiliani giallo/verde e procede limitrofo alla strada fino al successivo bivio (1.25 km, 166 mt, 30′) dove procediamo a destra verso la cima del Lonzina, a sinistra si scende invece verso l’abbazia tagliando di netto il giro. Segnalo più avanti un bivio (1.55 km, 200 mt, 36′) che sinceramente non ho visto ma è segnato sulla mappa che scende a destra verso via Malterreno. Proseguiamo dritti ed al cospetto di una maestosa quercia fino a raggiungere il vertice del Lonzina.

Monte Lonzina (2.1 km, 234 mt, 52′)
La cima arriva inaspettata, si percepisce perché la vegetazione dirada e permette qualche panoramica verso la pianura in direzione ovest. Ci sono anche numerosi cartelli che illustrano e spiegano le magie del bosco, di cui sono evidenti importanti opere di manutenzione, e l’importanza degli alberi. Proseguiamo ancora dritti incontro al sole poi il sentiero inizia a scendere con una certa pendenza sempre facilmente praticabile, occorre fare un po’ più di attenzione in un breve tratto che presenta numerose rocce che si colorano di giallo. Quando verso la fine la pendenza si addolcisce ricompaiono alcune tabelle illustrative, poi ad un incrocio svoltiamo a sinistra (2.4 km, 152 mt, 1h 7′) e subito dopo ci innestiamo nuovamente in via Malterreno (2.5 km, 141 mt, 1h 10′) che praticamente gira intorno al monte Lonzina. Andando a destra all’incrocio precedente si perviene comunque in via Malterreno ma un po’ prima del nostro innesto. Raggiunto l’asfalto procediamo ora a sinistra accompagnati dal caldo ed acceso giallo delle rocce e degli alberi riscaldati dall’ultimo sole del pomeriggio. Alla nostra sinistra spicca un meraviglioso corbezzolo carico di frutti che aggiungono al verde-giallo delle foglie l’arancio-rosso del frutto, un tripudio di colori. Via Malterreno diventa ora via Chiesa Tramonte e procede in leggera salita con saltuarie panoramiche verso la pianura fino al capitello Cristo in croce (2.9 km, 150 mt, 1h 20′). Lasciamo ora l’asfalto e svoltiamo a sinistra addentrandoci in un piccolo abitato e procedendo in discesa. La presenza delle case a scapito degli alberi permette ora ampie panoramiche verso la pianura. Superate le ultime case il sentiero si restringe e si trincera e procede lungo il limitare del bosco. Superiamo ad un certo punto a sinistra una traccia (3.15 km, 131 mt, 1h 24′) che scende da sinistra, è il sentiero del Giubileo, che noi non abbiamo intrapreso più in alto in corrispondenza del bivio dove abbiamo proseguito a destra per raggiungere la cima del Lonzina. Continuiamo ovviamente dritti sempre trincerati nel nostro percorso e fino a raggiungere nuovamente l’asfalto ed un altro capitello (3.52 km, 82 mt, 1h 31′) in corrispondenza della trattoria al Capitello di cui Antonio decanta le ottime proprietà culinarie. Molto bello il panorama da qua verso l’Abbazia di Praglia. Procediamo ora a sinistra in via Busa scendendo verso l’abbazia, l’asfalto termina e riprendiamo a camminare sulla terra, superiamo alla nostra destra l’agriturismo Boscalbò mentre più avanti sulla sinistra ci accompagngnano immense siepi di Pyracantha zeppe di piccoli frutti rossi. Raggiungiamo l’ingresso di un immenso podere (4.1 km, 20 mt, 1h 44′) dove proseguiamo a destra ormai in vista del monastero. Svoltiamo quindi a destra e procediamo per circa duecento metri fino a trovare queste tabelle (4.32 km, 15 mt, 1h 48′) dove svoltiamo a sinistra seguendo in sostanza la strada che gira intorno all’abbazia.

Parcheggio Abbazia di Praglia (5 km, 15 mt, 2h)
Sarebbe sicuramente interessante fare una visitina all’abbazia, ma lo faremo in altra occasione, raggiunto l’ingresso della stessa andiamo a destra verso il parcheggio. Piacevole e facile passeggiata pomeridiana, alla prossima.

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