15/01/ 2012 Lastoni di Formin (ciaspole)
Cadoneghe, domenica 15 gennaio 2012, ore 5.30.
Un selezionatissimo manipolo di Arditi (Luca S., Luca R., Paolo V., Paolo G., Carlo e Picco), debitamente equipaggiato e determinato, parte alla volta del Passo Giau per l’annuale ciaspolata, questa volta sui lastoni di Formin.
L’occasione capita giusto a fagiolo per smaltire le ultime “scorie” delle festività, colazione di rito alla “Briciola” e poi arrivo poco dopo il Passo Giau intorno alle 8.30.
Il vento ed il freddo sono pungenti (-13°) ed i preparativi per la partenza (scarponi, ghette, ciaspole, bastoncini e vestiario) procedono celermente. Imbocchiamo subito il sentiero 436 coperto di neve, che parte su quello che d’estate è sicuramente un ampio prato e ci dirigiamo verso la forcella Giau (m. 2360) sotto il monte Formin dove facciamo una breve sosta per ammirare lo stupendo panorama (Tofane, Pelmo, Nuvolau ecc., nonchè la zona di Mondeval, dove fu ritrovata una sepoltura preistorica). Scendiamo la forcella costeggiando i lastoni di Formin e poi risaliamo di 200 m. verso la forcella Rossa dei lastoni (m. 2460).
La salita è faticosa, il sentiero è invisibile sotto l’abbondante neve, si procede a vista lentamente a volte sprofondando e l’aria rarefatta costringe a frequenti soste per rifiatare.
Stringendo i denti (e se no che Arditi siamo) arriviamo in forcella e il panorama ci ripaga ampiamente dello sforzo…. il cielo è azzurro e non c’è una nuvola che sia una…. le cime innevate… e in mezzo a questo spettacolo della natura, sospesi tra cielo e terra (era da tanto che volevo dirlo), ci siamo solo noi…. gli Arditi!!!
Dopo la pausa pranzo (ore 13.45) si scende, ma dopo un pò la discesa si rivela altrettanto difficile quanto la salita. Ad ogni passo sotto la neve c’è un’incognita ed ognuno di noi cade più volte (sempre comunque con grande stile e dignità). Solo un attimo di panico quando scivola per la prima volta Paolo V., tutti temiamo per il suo solito ginocchio, ma lui lentamente si rialza e ci tranquillizza (grande Paolo).
Luca S., che è il più preparato fisicamente di tutti, si offre volontario (da vero Ardito) per arrivare prima di noi a prendere l’auto, che si trova a qualche chilometro dal punto di arrivo, e venirci incontro. Il gruppo intanto si sgrana, perde il sentiero, invisibile sotto la neve, ma la nostra pluriennale esperienza fa sì che dopo una discesa impegnativa lo si ritrovi (il n. 435 o 437 non ricordo) e si arrivi al rendez vous con Luca S. giusto giusto all’imbrunire (ore 17.00!!).
Un rapido cambio di vestiario e via in macchina (con riscaldamento a palla) verso casa, snobbando sdegnosamente Cortina by night. Arrivo ore 20 circa.
Conclusioni: bella giornata…. bel giro…. e sopratutto bella compagnia.
05:30 – 20:00
Temperatura -13°
Aria rarefatta
Sentiero invisibile
Neve abbondante
Vento e freddo pungenti
Si cammina a vista ….
Che eroi! Bravi tutti!
Aspetto le altre foto.
Certo che gli Arditi non si fermano davanti a niente…sia mai che “Cortina by night” possa scalfire, anche solo per un attimo, lo spirito “puro ed impenetrabile” del Vero Montanaro DOC…Bravi Tutti ! Alla prossima (…magari con un “aspirante Ardito” in più…vedremo…)